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Brave Dreams - CCSVI e SM

La speranza di una vita migliore per i malati di SM (Sclerosi Multipla) si chiama Brave Dreams.


Così un Forum iniziò a parlare di CCSVI e SM.
Quando tutto era nuovo...

Queste due parole celano una storia che vale la pena raccontare per cercare di ricordare a tutti che i grandi passi dell'umanità e i più grandi progressi sono il frutto di piccole intuizione.

Chi sa se il Dr. Zamboni ripensa mai a quell'istante. All'istante in qui qualcosa all'interno della sua testa è scattata, come un fulmine e una scintilla. Sarà stato inebriato da quella sensazione di scoperta che avrà sicuramente colpito tante altre grandi menti e che lo ha reso sicuro di aver pizzicato una corda, emettendo un flebile suono che non poteva perdersi nell'etere ma che doveva essere seguito, amplificato, fatto conoscere.

La storia che nel corso degli ultimi anni ha legato due patologie così distanti (CCSVI e SM) risale almeno al 2008 quando si pensò ad uno studio pilota che permettesse di ottenere i primissimi dati sulla possibile implicazione della CCSVI nella Sclerosi Multipla CD. Chronic cerebrospinal venous insufficiency in patients with multiple sclerosisJ Neurol Neurosurg Psychiatry. 2009 Apr;80(4):392-9. Epub 2008 Dec 5. .

Lo studio portò agli onori della cronaca la ricerca Ferrarese e Bolognese, dato che il risultato che si ottenne da questo primo studio era che in tutti i 65 pazienti affetti da SMCD (popolazione "caso") vi erano alterazioni vascolari a livello cerebro-spinale.

Conseguenza diretta del primo studio fu la necessità di seguire per un certo lasso di tempo le persone operate alle stenosi cerebro-vascolare con il metodo PTA (percutaneous transluminal angioplasty), per valutare casi di ri-stenosi e la sicurezza dell'operazione. Anche questo studio ha portato a risultati più che soddisfacenti.  (A prospective open-label study of endovascular treatment of chronic cerebrospinal venous insufficiency.J Vasc Surg. 2009 Dec;50(6):1348-58.e1-3. )

L'intuizione indusse altri scienziati, nelle parti più disparati del globo, ad interessarsi dell'argomento perché il bello della giusta scienza è che i tuoi risultati possono essere riprodotti e confutati o addirittura sovvertiti.
Così iniziarono a prendere vita i primi schieramenti, da una parte i sostenitori del "Metodo Zamboni" e dall'altra gli oppositori che basavano e basano la loro linee di pensiero sul fatto che non essendoci evidenze scientifiche non si può pensare di operare, facendone anche un problema etico.

Alcuni studi e discussioni condotte e portate a termine come conseguenza dell'intuizione di Zamboni:

 - The controversy of CCSVI and iron in multiple sclerosis: is ferritin the key?. Neurology. 2010 Nov 2;75(18):1581-2. Epub 2010 Sep 29.

- Chronic cerebrospinal venous insufficiency and multiple sclerosis.Ann Neurol. 2010 Mar;67(3):286-90.

Mentre le conoscenze su queste patologie aumentavano, cresceva di pari passo l'interesse dei malati di SM che iniziarono a farsi domande e a chiedere testimonianze ai pochi malati operati - VEDI IL PRIMO LINK. Un grande aiuto a far conoscere l'intuizione di Zamboni la diede Mediaset che, nell'Ottobre 2010, mise in onda un servizio di Giulio Golia molto interessante CCSVI SM IENE.

Dopo il 2010 fu necessario continuare nella strada del rigore scientifico.
Secondo i principi della sperimentazione clinica, infatti, le informazioni più importante vengono ottenuti da studi clinici definiti RCT.
R = Randomized C= Controlled T=Trial

Uno studio clinico è controllato quando, oltre al gruppo di persone inserite nello studio per essere trattati con il metodo "sperimentale" viene creato un gruppo che può subire un trattamento di routine o un trattamento placebo.
Per studio clinico randomizzato si intende invece uno studio nel quale l'assegnazione dei soggetti ai vari bracci avviene secondo un metodo casuale, ciò permette, quando il numero della popolazione in studio è elevata di avere la stessa incidenza di variabili nei vari bracci in studio.

Questi studi sono i più importanti e i dati raccolti con questo metodo dovrebbe, se il numero dei soggetti coinvolti è abbastanza elevato, permettere di prevedere l'effetto sulla popolazione una volta ottenuto l'ok per l'utilizzo come pratica clinica.

Per questo si è chiesto il parere dei Comitati Etici di competenza per avviare la sperimentazione Brave-Dream, il più esteso e approfondito studio scientifico attualmente in corso, non solo in Italia, sulla CCSVI e sulla sclerosi multipla.

I primi soggetti entrano in sala operatoria.

Work in progress...

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