Passa ai contenuti principali

Comitati Etici: al via la selezione pubblica

E' disponibili dal 27 settembre scorso l'avviso pubblico per la candidatura a componenti per i prossimi Comitati Etici che saranno istituiti in Regione Emilia-Romagna (RER) dal prossimo gennaio 2018. La Regione si appresta quindi ad affrontare l'ormai inevitabile modifica dell'attuale assetto nell'organizzazione della ricerca clinica.

Attualmente in RER sono attivi 9 Comitati Etici su una popolazione poco superiore ai 5 Mln di abitanti. Il numero non risponde quindi ai requisiti della Decreto Balduzzi (DM 8 febbraio 2013) che prevedeva circa 1 Comitato Etico per milione di abitanti ma la Regione a suo tempo si fece garante, nei confronti del Ministero e di AIFA, dell'impossibilità a proseguire con la riorganizzazione secondo i dettami di legge considerato, tra le altre cose, che la RER fu una delle prime ad imporre un limite al numero di questi organismi (riordino della RER 2007). Il tempo è ormai scaduto, la pubblicazione del Regolamento Europeo in tema di sperimentazioni cliniche (536/2014) ha determinato la consapevolezza che qualcosa deve cambiare.

Proprio per questo si è giunti alla pubblicazione dell'avvio che porterà allo scioglimento degli attuali CE al 31 dicembre 2017.

Una modifica epocale, saranno istituti da gennaio 2018:

  • 3 CE di Area Vasta (Area Vasta Nord: Province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena; Area Vasta Centro: Province di Bologna e di Ferrara; Area Vasta Sud: Province di Ravenna, Rimini, Forlì-Cesena);
  • 2 CE regionali (Sez. A: sarà istituito immediatamente con i compiti di coordinamento ed indirizzo; Sez B: sarà istituito in un secondo momento per garantire la valutazione degli studi multicentrici che interessano più aree vaste).

Il cambiamento toccherà non solo i CE, ma avrà degli effetti inevitabili sulle attuali segreterie organizzative, che già da alcuni mesi stanno discutendo per fornire percorsi comuni utili a facilitare l'operatività dei futuri CE. 

Per presentare la domanda, occhio a questi due aspetti:

- La scadenza per la presentazione della disponibilità è fissata il 31/10/2017 con la precisazione che "Le domande che perverranno successivamente a tale data andranno ad integrare il suddetto elenco di disponibilità dal quale si potrà attingere per eventuali nuove nomine o sostituzioni";

Le domande, redatte secondo la modulistica allegata, dovranno essere inviate:

a) tramite raccomandata A/R indirizzata al: Direttore dell’Agenzia sanitaria e sociale della Regione EmiliaRomagna, Viale Aldo Moro n. 21, 40127 Bologna; o
b) tramite posta elettronica certificata all’indirizzo: asrdirgen@postacert.regione.emilia-romagna.it 



Link per l'avviso e i due moduli da compilare (uno per la domanda e l'altro per dichiarazione sui conflitti di interessi): http://assr.regione.emilia-romagna.it/it/notizie/home/nuove-regole-nomina-ce 






Commenti

Post popolari in questo blog

Farmaci in fascia Cnn - Accesso sul territorio italiano di farmaci approvati con procedura centralizzata

Tra le modalità che un'azienda farmaceutica può seguire per commercializzare un farmaco sul territorio europeo, quella centralizzata consente di ottenere a livello EMA una AIC valida in tutti gli Stati Membri. Sulla carta, pertanto, quest'azienda potrebbe immediatamente dopo l'autorizzazione, vendere il farmaco in ogni farmacia o rifornire ogni ospedale. Il problema di questa procedura è che poco collima con la pluralità delle normative e dei regolamenti degli Stati europei. In Italia una linea di demarcazione nella gestione di questi farmaci può essere tirata con la Legge 189/2012 (ex Decreto Balduzzi). Prima della 189/2012. Prima della conversione in legge del Decreto Balduzzi questi farmaci non erano disponibili sul territorio italiano in quanto era necessario attendere la negoziazione del prezzo con il Ministero (prima) e con AIFA (dopo) e la pubblicazione della classe di rimborsabilità, dell'indicazione e del prezzo in GU. Pertanto poteva passare a...

CONFRONTO TRA GESTIONE MOMENTANEA E PROPOSTA DEL REGOLAMENTO EUROPEO PER LA SPERIMENTAZIONE CLINICA CON FARMACO.

Di seguito due pdf per un confronto tra l'odierna gestione delle sperimentazioni cliniche con farmaco e la proposta della gestione secondo il Regolamento Europeo che andrà ad abrogare la Direttiva 2001/20/EC. ATTUALE GESTIONE MOMENTANEA DELLA SPERIMENTAZIONE CLINICA CON FARMACI   SCHEMA DI PROPOSTA DEL REGOLAMENTO EUROPEO CHE ABROGHERÀ  LA DIRETTIVA 2001/20/EC (in corso di revisione EMA) Per un approfondimento sul tema della proposta vi invito al mio articolo su PartecipaSalute, link:  " Sperimentazione clinica: si muove l’Europa "  http://www.partecipasalute.it/cms_2/node/2001

Sperimentazioni no-profit, arrivati i chiarimenti al DM 17.12.2004.

L'AIFA ha pubblicato nel 2012, senza darne particolare risalto, due chiarimenti relativi agli studi clinici no-profit.  Cos'è una sperimentazione clinica no-profit? La sperimentazione clinica no-profit è una ricerche che, per essere definita tale, deve rispondere ai cinque punti (enigmatici) del DM 17/12/2004 . In particolare: Il Promotore della sperimentazione deve essere un ente no-profit (non ai fini di lucro) Il Promotore non deve essere titolare del brevetto del farmaco in sperimentazione o il titolare dell'AIC e non deve avere cointeressenze economiche con il produttore del farmaco sperimentale la proprietà dei dati devono appartenere esclusivamente al Promotore la sperimentazione non deve essere finalizzata e utilizzata per lo sviluppo industriale del farmaco la sperimentazione deve essere finalizzata al miglioramento della pratica clinica Se sono rispettati tutti questi punti la sperimentazione è esonerata dal pagamento degli oneri economici ai Comi...